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25/10/2011

Il Personal Trainer: il migliore amico dello sportivo

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I VIP la sanno sempre lunga e da tempo hanno capito che per ottenere ottimi risultati l'allenamento personalizzato è la soluzione migliore. Avere qualcuno che ci conosce e segue in maniera puntuale il nostro programma di allenamento può aiutarci ad intervenire dove, come e quando realmente abbiamo bisogno di rimetterci in forma, sapendo quali sono le nostre caratteristiche, sia fisiche che caratteriali, e capendo il nostro modo di approcciarci all'attività fisica.

Da qui il successo di alcune nuove professioni del mondo fitness che utilizzano programmi “ad personam” per la cura ed il benessere fisico e mentale.

Tra le professioni più in voga nel panorama dell'universo sportivo c'è sicuramente quella del Personal Trainer, detto anche allenatore personale e solitamente riconosciuto con la sigla PT.

Questo tipo di figura accompagna in tutte le fasi dell'allenamento in maniera esclusiva un atleta, incentivandolo anche al raggiungimento dei propri obiettivi in tempi brevi e con la maggiore efficacia.

Altre importanti aree di intervento del Personal Trainer sono relative all'educazione a stili di vita salutari ed al ruolo di motivatore nell'ambito della pratica dell'attività fisica che si traduce poi anche in un benessere psicologico.

Per diventare un professionista in questo settore bisogna avere una conoscenza interdisciplinare che spazia dalla fisiologia, all'anatomia funzionale, dalla psicologia, alla medicina dello sport, dall'allenamento e alla nutrizione. Il PT deve essere in grado di indicare al proprio cliente la strada migliore per avere uno stile di vita salubre, attraverso un programma di allenamento che sia personalizzato e monitorato rispetto ai benefici.

Proprio perchè l'allenatore personale ha la funzione non solo di aumentare le prestazioni fisiche, ma anche la capacità di incidere sugli stili di vita dei propri clienti, il Personal Trainer ha affiancato, alla consueta consulenza atletica, anche quella di miglioramento della sfera psicologica e motivazionale, specialmente negli sportivi di alto livello.

Per dare una preparazione il più possibile completa a chi si occuperà di questa professione sono stati introdotti dei corsi universitari che prevedono l'insegnamento di materie medico-scientifiche come l'anatomia umana, la biochimica e la fisiologia, la fisiologia dell'esercizio, la biomeccanica del movimento e i fondamenti della nutrizione. Dal 1999 il corso di laurea in Scienze Motorie (ex ISEF) si occupa in Italia di formare anche queste figure professionali, che hanno quindi ottime conoscenze pratica, ma una “forma mentis” interdisciplinare ed analitica.

Oltre al percorso prettamente accademico, esistono anche Federazioni, Associazioni o Enti di promozione sportiva, ed aziende private, che svolgono corsi di formazione per poter operare in tale settore. L'importante se si sceglie di svolgere questa attività professionale è quello di formarsi con serietà e non improvvisarsi allenatore personale senza aver fatto la giusta pratica o esperienza.

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