Conosciuto fin dai tempi dell'antichità, il
pugilato è considerato ancora oggi uno
sport a tutti gli effetti, uno stile di autodifesa e una disciplina da
combattimento regolato da norme.
La boxe
Consiste nel confronto, all'interno di uno spazio quadrato chiamato ring, tra due atleti che si affrontano colpendosi con i pugni chiusi, allo scopo di indebolire e atterrare l'avversario.
Storia della Boxe e del Pugilato
Nei graffiti preistorici risalenti al III millennio prima di Cristo e conservati presso il British museum of London è possibile riconoscere le figure di persone che combattono con i pugni chiusi.
Le prime sfide competitive nella storia umana sono testimoniate dagli inni e leggende delle civiltà della mesopotamia e dell'antico Egitto.
Le prime testimonianze letterarie che ci descrivono questo sport sono contenute nel 23º canto dell'Iliade di Omero, che ci narra dei giochi funebri organizzati da Achille in onore della morte di Patroclo. Gli atleti greci cominciarono a proteggersi le mani con dei guantini chiamati Himantes che vedranno una loro evoluzione nel corso degli anni.
I guanti da boxe
Il
guanto da boxe fu inizialmente concepito per proteggere le mani dei pugili dalle frequenti fratture a cui andavano incontro in particolar modo colpendo la fronte dell'avversario a mano nuda o semplicemente fasciata.
Dai primi modelli di guanto le dimensioni sono state gradualmente aumentate arrivando ad una misura standard da combattimento ovvero le 10 once (284 grammi). Inizialmente erano formati da semplici strisce di cuoio, lunghe all'incirca 4 metri, arrotolate attorno ai polsi e alle nocche delle dita, con cui si cercava di evitare danni eccessivi al volto e alle dita dei contendenti. Più avanti le strisce di cuoio vennero sostituite da vimini per fare cesti, con borchie di ferro, oppure da cuoio trattato apposta per essere tagliente.
La boxe era uno sport popolare anche presso gli Etruschi e successivamente ripreso dai Romani come spettacolo circense cruento e sanguinoso.
Per capire cosa fosse il pugilato presso i romani è sufficiente osservare la statua di bronzo del "pugile" ritrovata a Roma in via IV novembre nel 1885 durante i lavori di ampliamento di una strada cittadina. Le mani sono protette da guanti pesanti dei romani chiamati Caestus. I guantoni diventarono così l'arma offensiva più micidiale.
Nel Medioevo si assiste ad una fase di declino per questo sport. Solo in alcune città d'Italia come Lucca, Genova e Venezia venivano organizzati incontri degni di nota.
A Venezia esiste il ponte dei pugni, dove anticamente, fazioni diverse si scontravano.
Nei primi anni del 1700 il pugile inglese James Figg (1665- 1740) concepì il pugilato come uno sport dove era più importante difendersi che attaccare. Lo stesso Figg fu il primo a definire il pugilato "noble art". Nel 1719 vinse il campionato d'Inghilterra e si autoproclamò campione del mondo di pugilato dopo 15 incontri vinti consecutivi.
Il pugile inglese Jack Broughton, allievo di Figg, definì nel libro London Prize Ring Rules le prime regole per la boxe pubblicato nel 1743, da allora gli incontri furono organizzati secondo queste regole.
Dal 1929, anno della grande crisi economica, fino al 1933 il pugilato perse molto della sua notorietà ed importanza. Pochi avevano la possibilità di seguire gli incontri e
scommettere sul loro esito come avveniva nei primi anni del secolo.
Nel 1933 comparve alla ribalta mondiale l'Italiano Primo Carnera che rimase campione del mondo solo per un anno, ma raccolse la simpatia di molti. Carnera era un pugile imponente con i suoi 120 kg di peso e 2,04 m di altezza, allo stesso tempo velocissimo e con un'ottima tecnica.
Nel 1964 il titolo fu vinto dal ventiduenne
Cassius Clay (conosciuto anche come Muhammad Ali), già vincitore della medaglia d'oro all'Olimpiade di Roma del 1960. Viene ricordato non solo per le sue versatili doti di pugile (mai nessun peso massimo era stato così rapido) ma anche per il suo impegno politico (militante islamico, fu arrestato per aver rifiutato il servizio militare e per i modi provocatori con cui si rivolgeva agli avversari).
Con Cassius Clay la popolarità del pugilato divenne planetaria ed ancora oggi grazie a questo campione la fama di questo sport è alle stelle.