Tra le arti marziali che hanno avuto maggiore presa in Italia e raccolto l'interesse di un folto gruppo di appassionati c'è sicuramente lo Shorinji Kempo.
Lo
Shorinji Kempo disciplina giapponese nasce ufficialmente nel 1947, da una tradizione millenaria, in continuo sviluppo nella pratica e nelle tecniche.
Lo Shorinji prende le mosse dalla filosofia orientale Kongo Zen, che si pone come obiettivo quello del raggiungimento della saggezza e della pace interiore, nonché l'apprendimento dell'arte dell'autodifesa, come archetipo che sta alla base di ogni disciplina orientale,
mai volta all'attacco.
Alla base di questa disciplina ci sono oltre 600 tecniche di difesa a mani nude che variano a seconda dei livelli di consapevolezza che si raggiungono ed il grado di apprendimento.
Lo Shorinji Kempo si apprende attraverso diverse fasi di crescita con dei passaggi di gradi fino al raggiungimento del sesto dan per un livello di consapevolezza base, mentre si raggiunge un livello superiore atto quindi all'insegnamento arrivati al nono che rappresenta una fase di eccellenza.
In Italia lo sviluppo e la crescita della passione per lo Shorinji Kenpo si deve al
maestro Masaki Maehara che ebbe tra i primi allievi italiani: Giuseppe Battista e Riccardo Marchetti che fondarono il primo centro di allenamento a Messina "Cat Club2001”.
Goho, Juho e Seiho sono le tecniche principali in cui si divide questa arte marziale giapponese.
Shorinji Kenpo - Tecnica Goho
Le tecniche di Goho sono le specifiche "dure" (o "attive") dello Shorinji Kempo, e consistono in un vasto repertorio di movimenti che vanno dai pugni ai calci, fino alle parate. Tali esercizi sono comunemente usati nella tecnica di autodifesa che è alla base di questa disciplina.
Shorinji Kenpo - Tecnica Juho
Il Juho rappresenta un gruppo di tecniche "morbide" (o "passive"), che consistono in svincoli, leve e proiezioni. La corretta applicazione di queste tecniche consta nello sfruttare la forza dell'avversario a proprio vantaggio, senza dunque opporre resistenza, come avviene ad esempio nel Judo stesso. Ju infatti significa fondamentalmente morbido, così come lo sono queste tecniche nelle forme di autodifesa.
Shorinji Kenpo - Tecnica Seiho
Il Seiho è lo studio dei punti vitali del corpo umano (lo Shorinji Kempo ne riconosce 138), la conoscenza dei quali è utile sia per applicare correttamente le tecniche (conoscere i punti deboli del proprio avversario è certamente un vantaggio), sia per dare una mano a un compagno in caso di lievi infortuni.
Gli appassionati di Shorinji Kempo indossano durante la pratica di questa disciplina Il Keikogi una tuta di allenamento composta da una giacca e un paio di pantaloni bianchi di cotone grezzo e la cintura del colore corrispondente al grado dell'allievo (bianca, gialla, verde, marrone, nera).